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Anche se non è necessariamente gratuito, il software libero si può
copiare legalmente, e quindi di fatto è meno remunerativo per gli
autori.
Dibattito:
- alcuni pensano: siccome gli autori non possono guadagnare in proporzione
a tutti quelli che lo usano, il software libero è di bassa qualità
- secondo altri: se gli strumenti intellettuali sono distribuiti liberamente
(es. ricerca scientifica, definizioni di standard, etc. ) il loro
sviluppo è più rapido ed efficiente; a differenza della proprietà
materiale, la proprietà intellettuale può essere remunerativa anche
se non è esclusiva (cfr. ad esempio [#!AgainstIP!#,#!AgainstIP-rev!#]).
La differenza può essere che i primi considerano il software un prodotto
finale, mentre i secondi lo considerano uno strumento.
È comunque un dato di fatto che:
- i prodotti di maggior successo negli ultimi anni (TCP/IP, WWW, UNIX)
sono privi di copyright
- la rinuncia alla segretezza dei codici sorgente è una strategia sempre
più adottata per lo sviluppo del software (Mozilla, OpenOffice.Org)
Notare inoltre che anche la pubblica amministrazione comincia a raccomandare
l'uso dell'Open Source e dei formati aperti [#!MinInnovazione!#]
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Giorgio F. Signorini
2004-04-15